L’azienda Arnaldo Caprai aderisce al progetto Montefalco 2015: the New Green Revolution, il primo protocollo italiano di sostenibilità, applicato alla produzione vitivinicola e certificato a livello territoriale.
Come nasce il progetto
Il progetto è stato concepito e sviluppato dall’Associazione Grandi Cru di Montefalco, costituita da sette cantine del territorio, convinte che la sostenibilità sia un valore fondamentale e imprescindibile nella propria attività aziendale e che non si possa considerare completo se si considera solo il perimetro aziendale. Capofila dell’Associazione è proprio l’azienda Caprai, riconosciuta nel mondo come azienda leader nella produzione del Sagrantino di Montefalco. Tra gli scopi dell’Associazione, costituita con atto notarile il 14 febbraio 2008, appare rilevante “l’obiettivo di contribuire al progresso tecnico, allo sviluppo razionale della produzione e all’impiego ottimale dei fattori produttivi, promuovendo e diffondendo una nuova cultura della coltivazione della vite nel rispetto e nella salvaguardia del territorio e dell’ambiente di chi lo lavora”.
La supervisione scientifica è stata affidata all’Università di Milano, ma hanno partecipato alla realizzazione del progetto anche il Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, il centro di formazione CRATIA, impegnato nel coordinamento e nella formazione degli operatori coinvolti e lo studio tecnico Anima Mundi, specializzato in sistemi di gestione aziendale e consulenze nel settore agroalimentare.
Sviluppo del progetto
Il titolo Montefalco 2015: the New Green Revolution racchiude e mostra sia la finalità cui il progetto mira (new green revolution), che la sua durata nel tempo (Montefalco 2015).
L’espressione Green revolution (rivoluzione verde) è nata in Messico nel 1944, in seguito a una sostanziale trasformazione del modello di sviluppo agricolo che cominciò a usare la tecnologia e la scienza per aumentare le rese delle colture agrarie mediante concimi chimici, pesticidi e diserbanti.
Anche l’agricoltura moderna si affida alla scienza e alla tecnologia, ma con lo scopo di trovare una soluzione a quelle problematiche ambientali e sociali, tipiche della nostra epoca.
Ricerca e applicazione sono gli obiettivi principali della New Green Revolution e dunque di un nuovo sviluppo sostenibile rispettoso dell’ambiente, delle comunità sociali e in grado di garantire un ritorno economico d’impresa.
Montefalco 2015 prevede una serie di attività da svolgere nel medio e lungo periodo, con il proposito di creare e affermare un nuovo modello di agricoltura a basso impatto ambientale e di alta qualità, rispettoso del territorio in cui opera e di chi lo realizza. L’ambizione è quella di presentarlo in occasione dell’Expo di Milano 2015.
Già nel 2012 il progetto è stato premiato da Legambiente nell’ambito del Premio Innovazione Amica dell’Ambiente. Dal 2012 è tra i promotori del forum nazionale, impegnato nella formulazione di norme comuni per la sostenibilità italiana in campo vitivinicolo.